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Rosso che rappresenta al meglio quello che il Barolo di La Morra può offrire: profumi, grande eleganza e bevibilità. Un vino destinato al lungo invecchiamento, denso ma godibile fin da subito.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barolo DOCG |
Annata | 2019 |
Abbinamenti | Formaggi stagionati, Brasato, Selvaggina |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Comuni de La Morra, MGA Rocche dell’Annunziata.
Terreno
Suolo composto da marne bluastre calcaree (7%), caratterizzate da una tessitura franco limosa, per metà composte di limo e l’altra metà divisa tra sabbia e argilla.
Altitudine
242-270 metri s.l.m.
Anno di impianto
1955, 1961 e 1999.
Metodo produttivo
Fermentazione alcolica in cemento per circa 12-14 giorni. Macerazione post-fermentativa di circa 12-15 giorni, per arrivare a un contatto buccia-succo di circa 4 settimane.
Svinatura e fermentazione malolattica in legno.
Maturazione per circa 20 mesi in botti da 25 HL e 52 HL "Garbellotto".
Trasferimento per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina. Imbottigliamento tra luglio e agosto dell’anno precedente all’uscita sul mercato.
Colore rosso rubino intenso.
Al naso regala note di lampone, mora, ciliegia, spezie dolci, liquirizia, tabacco, catrame e sottobosco.
Al palato si presenta ben strutturato, morbido, fine e setoso. Tannini potenti. Finale lungo e molto persistente.
Berri è una piccola borgata nella parte più occidentale di La Morra, a ridosso del fiume Tanaro e dunque all’estremo Ovest della zona del Barolo. Lì, nel 2007, Nicola, suo padre Federico e l’amico Vladimiro acquistano 5 ettari destinati alla produzione esclusiva di Barolo. Nacque così la cantina Trediberri, ovvero i “tre di Berri”, che dal 2012 coltiva e vinifica circa 13 ettari, tra vigneti di proprietà e vigneti in affitto, situati nelle migliori località piemontesi, come La Morra, Cigliè, Clavesana e Bastia Mondovì. I vini prodotti si distinguono per bevibilità ed equilibrio. I protocolli di vinificazione e affinamento sono flessibili e variano a seconda delle annate e del vitigno: si predilige il cemento, senza escludere legno o acciaio.