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Classico Barolo proveniente da uno dei Comuni simbolo della tradizione vitivinicola delle Langhe. Affinato per 2 anni in rovere francese, si presenta ben strutturato, elegante e, ovviamente, assai longevo.
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barolo DOCG Comune di La Morra |
Annata | 2020 |
Filosofia produttiva | Biologico |
Abbinamenti | Risotto al tartufo, Agnolotti, Carne alla brace, Brasati, Cacciagione, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Comune di La Morra (CN).
Terreno
Suolo franco limoso-argilloso, subalcalino e molto povero di sostanza organica.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Vendemmia manuale.
Vinificazione per 20 giorni, a temperatura controllata, con follature e rimontaggi giornalieri.
Affinamento per 24 mesi in rovere francese.
Colore rosso rubino.
Al naso spiccano deliziosi aromi di fiori e frutta rossa, unite a note speziate.
Al palato si presenta complesso, con un’eccellente integrazione di frutta e tannini fini. Finale lungo e asciutto.
Azienda agricola a conduzione familiare che produce annualmente circa 100.000 bottiglie con uve provenienti esclusivamente da circa 22 ettari di vigna di proprietà, ubicati nei comuni di Barolo, Monforte, Roddino, Serralunga e Sinio. Dal 1991 si producono vini ben riconoscibili sia per il vitigno, sia per la zona di provenienza, rispettando e cercando di preservare ambiente e territorio. Per la vigna ci si avvale dei migliori principi della lotta integrata, coniugando un’accorta gestione agronomica con il solo utilizzo di prodotti biologici per la difesa fitosanitaria. I vigneti sono inerbiti, concimati organicamente e non vengono diserbati chimicamente. La certificazione biologica è stata ottenuta nel 2017, dopo 3 anni di conversione biologica. Le uve, una volta raccolte a mano, vengono immediatamente trasportate in cassette alla cantina per essere cernite, diraspate e pigiate. Per quanto riguarda la vinificazione si ricorre a diverse soluzioni, così come si cerca di limitare al massimo l’utilizzo di solfiti, chiarificazione e filtrazione. Le fermentazioni alcoliche e malolattiche di tutti i vini avvengono spontaneamente. Negli ultimi anni si è provveduto a ridurre la percentuale di rovere nuovo utilizzato, i tempi di permanenza dei vini in legno, le temperature di fermentazione e diminuito l’estrazione per ottenere vini più snelli e freschi.