45,00 €
Eccellente rosso piemontese, dai profumi morbidi e dalla buona struttura tannica, ottenuto da uve Nebbiolo in purezza. Un perla delle Langhe da gustare con carni rosse, selvaggina o formaggi saporiti.
Tipologia vino | Vino Rosso |
---|---|
Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barolo DOCG |
Annata | 2017 |
Abbinamenti | Carni rosse, Carni rosse in umido, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località
La Morra (CN).
Terreno
Suolo franco limoso, sabbioso, sub-alcalino, molto povero in sostanza organica.
Altitudine/Esposizione
300-350 metri s.l.m./Est/Sud-est.
Anno d'impianto
2002.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Vinificazione per 20 giorni, a temperatura controllata, con follature e rimontaggi giornalieri.
60 giorni di macerazione post-fermentativa sulle bucce.
Maturazione per 2 anni in barrique usate.
Colore rosso rubino brillante con una leggera unghia aranciata.
Al naso regala un bouquet elegante e complesso, con note di fiori, frutta scura, frutta rossa, foglie di tè e agrumi.
Al palato si presenta intenso, armonico, succulento e fruttato. Buona struttura tannica. Finale molto lungo e piacevolmente acidulo.
Azienda agricola a conduzione familiare che produce annualmente circa 100.000 bottiglie con uve provenienti esclusivamente da circa 22 ettari di vigna di proprietà, ubicati nei comuni di Barolo, Monforte, Roddino, Serralunga e Sinio. Dal 1991 si producono vini ben riconoscibili sia per il vitigno, sia per la zona di provenienza, rispettando e cercando di preservare ambiente e territorio. Per la vigna ci si avvale dei migliori principi della lotta integrata, coniugando un’accorta gestione agronomica con il solo utilizzo di prodotti biologici per la difesa fitosanitaria. I vigneti sono inerbiti, concimati organicamente e non vengono diserbati chimicamente. La certificazione biologica è stata ottenuta nel 2017, dopo 3 anni di conversione biologica. Le uve, una volta raccolte a mano, vengono immediatamente trasportate in cassette alla cantina per essere cernite, diraspate e pigiate. Per quanto riguarda la vinificazione si ricorre a diverse soluzioni, così come si cerca di limitare al massimo l’utilizzo di solfiti, chiarificazione e filtrazione. Le fermentazioni alcoliche e malolattiche di tutti i vini avvengono spontaneamente. Negli ultimi anni si è provveduto a ridurre la percentuale di rovere nuovo utilizzato, i tempi di permanenza dei vini in legno, le temperature di fermentazione e diminuito l’estrazione per ottenere vini più snelli e freschi.