80,00 €
Tra le più pure incarnazioni dell'identità territoriale piemontese, è un grande classico che eccelle per armonia, sobrietà e rigore.
Tipologia vino | Vino Rosso |
---|---|
Vitigno | 100% Nebbiolo |
Denominazione | Barolo DOCG |
Annata | 2018 |
Abbinamenti | Carni rosse, Cacciagione, Brasato, Funghi porcini, Tartufo, Formaggi stagionati |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Piemonte |
Stato | Italia |
Località di provenienza
Vigna Breri, Neirane, Rocche Olmo, Boscatto, Comune di Verduno (CN).
Terreni
Suoli calcarei con un’equilibrata presenza di argilla, sabbia e limo.
Altitudine
220-370 metri s.l.m.
Sistema di allevamento
Guyot.
Metodo produttivo
Raccolta manuale delle uve rigorosamente selezionate.
Trasporto dell'uva in cantina in cassette da 20 kg.
Diraspatura e spostamento del mosto, per gravità, in tini aperti di rovere francese dove avviene la fermentazione. Rimontaggi e follature giornaliere durante la macerazione. Controllo della temperatura nel caso di eccessivi rialzi.
Fermentazione malolattica e successiva maturazione in botti grandi di rovere di Allier per un periodo da 20 a 33 mesi in relazione all’annata.
Dopo l’imbottigliamento, normalmente effettuato in estate, affinamento in cantina per almeno 9 mesi.
Colore rosso granato intenso con riflessi aranciati.
Al naso regala un bouquet complesso e in continua evoluzione con l'invecchiamento, con le giovanili note fruttate e floreali che lasciano progressivamente campo a sentori balsamici di erbe medicinali, sangue e liquirizia.
Al palato si presenta ben strutturato, fresco e di grande armonia. Tannini intensi ed eleganti. Finale persistente.
Cantina nata a Verduno, storico comune del Barolo, 170 anni fa. Grazie all'introduzione delle più moderne tecniche viticole ed enologiche molte cose sono cambiate da allora, ma non l’idea di fondo di instillare con sobrietà nei vini l’anima e la vocazione dei luoghi d’origine e dei vitigni. Le vigne aziendali assommano oggi poco più di 16 ettari, distribuiti su 14 cru e quattro comuni diversi: Verduno, Barolo, Monforte d’Alba e Roddi. Di queste 14 vigne, la metà sono celebri menzioni geografiche del Barolo. Le varietà coltivate sono naturalmente quelle autoctone, come Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Freisa e Pelaverga. Gli invecchiamenti avvengono in botte grande, con l’obbiettivo di esaltare le qualità del frutto e del terroir e raggiungere i massimi standard qualitativi.