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Sauvignon in purezza proveniente dal terroir ricco di quarzo di Terlano: un bianco profondo e dal profumo molto complesso e stratificato, caratterizzato da un'eccezionale longevità.
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Vitigno | 100% Sauvignon |
Denominazione | Alto Adige Terlano DOC |
Annata | 2022 |
Abbinamenti | Ostriche, Tartare di salmone, Crudo di gamberi, Risotto agli asparagi, Crostacei al vapore, Agnello in crosta, Formaggio di capra stagionato |
Allergeni | Solfiti |
Formato | Bottiglia 0,75l |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Stato | Italia |
Terreno
Suolo ricco di scheletro e di argille sabbiose, con un elevato tenore di quarzo. Manca invece la componente del carbonato di calcio, e tale fattore determina dei valori di pH leggermente acidi.
Altitudine/Esposizione
300-550 metri s.l.m./Sud/Sud-ovest.
Metodo produttivo
Vendemmia e selezione delle uve manuali.
Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale.
Fermentazione lenta a temperatura controllata.
Affinamento per 9 mesi sui lieviti fini, in parte in botti di legno grandi (50%) e in parte in fusti d’acciaio inox (50%).
Assemblaggio tre mesi prima di imbottigliare.
Colore giallo verdolino scintillante.
Al naso regala un bouquet esotico e accattivante, con molteplici note fruttate di mango, papaya, limetta e pompelmo rosso, ma anche aromi di erbe come la citronella, la melissa, la menta e il tè verde. Si avvertono inoltre un sentore di uva spina e velature minerali di pietra focaia.
Al palato si coglie un gioco interessante fra gli aromi fruttati e le note delicatamente minerali, che si fondono in un sapore armonicamente pieno che diventa deciso e persistente nel retrogusto.
Fondata nel 1893, è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. In cantina maturano esclusivamente vini DOC, per il 30 percento rossi e per il 70 percento bianchi. Una particolarità di Terlano è la micro-parcellizzazione dei vigneti, che agevola la loro gestione più accurata e mirata. Il fatto che molti vigneti si trovino su terreni impervi richiede più lavoro manuale, ma dà alla Cantina molti più margini per ottenere da ogni vigna tutto il suo potenziale di qualità. L’obiettivo è mantenere sane e vitali quante più viti antiche possibile, in modo che ciascun vigneto possa dare il meglio di sé nei vini ottenuti. Rinunciare all’uso degli erbicidi, e coltivare il terreno in base alle esigenze di ciascun vigneto, sono due presupposti essenziali per una viticoltura in sintonia con la natura. C’è un filo conduttore che accompagna la storia e permea la filosofia della Cantina di Terlano, ossia il valore attribuito al tempo, alla lentezza e alla decelerazione. Questo ruolo essenziale del tempo non riguarda solo l’estrema longevità dei vini bianchi di questa zona, ma anche il fatto che sui ripidi pendii che sovrastano Terlano il vino si produce già da millenni, e che ad accudire e curare quelle viti sono da molte generazioni le stesse famiglie di viticoltori. In un’epoca frenetica come quella che stiamo vivendo, questa costanza e questo radicamento nella tradizione sono un privilegio raro e straordinario.